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Otto racconti brevi, intensi, che esprimono con grande forza e coraggio un desiderio di libertà e riscatto. Da "La pancia", sulla maternità illecita, ad "Angeli", dove il sarcasmo pungente di Salwa al-Neimi mette alla berlina la rispettabilità presunta del matrimonio. O, uno per tutti, "Pisolino", inno alla libertà di decidere di vivere la propria vita sessuale in maniera libera e senza inibizioni. Nel raccontare di un uomo e una donna che si incontrano a un convegno sul ruolo della donna nei paesi arabi, Salwa al-Neimi è abilissima, sottile e ironica nell'accostare la sensualità dell'approccio dei due alle voci dei massimi esperti che si affannano a dimostrare come la donna araba non possa avere un ruolo di responsabilità nella società perché non è in grado di gestirlo. Otto racconti dove Salwa al-Neimi critica e sbeffeggia le impalcature che circondano le strutture sociali e le oscurano con una facciata di falsità e buonismo. Otto storie pervase di una femminilità piacevolissima, di una bellezza primitiva e irriverente. Con una scrittura poetica velata da una sottile e malinconica ironia, Salwa al-Neimi racconta l'illecito: nell'amore, nel matrimonio, nella famiglia, nella vita delle donne arabe. Lo sguardo lucido e illuminato di una donna che vive senza inibizioni, né proibizioni, la sua sessualità, la sua femminilità, la sua vita, scegliendo e prendendo ciò che vuole per se stessa.